C'è qualcosa in grado di garantire al 100% la pubblicazione di un romanzo?
Ovviamente no.
La pubblicazione editoriale è un procedimento complesso a cui prendono parte numerose variabili, e che non si può ridurre a una formula matematica.
Tuttavia, se ascoltiamo le parole degli editori, la selezione dei manoscritti ruota attorno a...
un unico parametro fondamentale, che da solo fa il grosso del lavoro.
Qual è? Continua a leggere.
La pubblicazione del tuo manoscritto potrebbe essere più vicina di quanto pensi.
Immagina la scena
L'editore si siede alla scrivania e afferra un plico di fogli dalla pila alla sua sinistra.
Legge l'incipit e un po' di paragrafi qua e là, saltando avanti e indietro nella storia.
Dopodiché ripone il manoscritto nella pila a destra.
Che cos'è successo?
Il manoscritto è stato valutato come non idoneo alla pubblicazione.
Perché?
Ci sono apparentemente 3 ordini di motivi:
Motivi "interni"
Quando il romanzo non è in linea con la casa editrice, oppure è già presente a catalogo una storia simile, quindi l'editore vuole evitare che questa opera cannibalizzi le altre.
Motivi "strutturali"
Potrebbero esserci degli elementi nella trama
che non convincono o non funzionano.
Motivi di "sensibilità personale"
Se l'opera non piace all'editore,
ovviamente non c'è nulla da fare.
Ma nella stragrande maggioranza dei casi non si tratta di questo.
Rotte Narrative è a contatto con centinaia di editori, editor, direttori e responsabili di varie collane in diverse case editrici, piccole, medie e grandi.
E tutti questi professionisti concordano sul fatto che non sono questi i motivi per cui un manoscritto viene scartato.
Questi in realtà bloccano soltanto un misero 5% dei testi potenzialmente idonei alla pubblicazione.
Il 95% dei manoscritti vengono scartati dopo appena la lettura dell'incipit (o al massimo della prima pagina) a causa di un altro motivo ben preciso.
95 romanzi su 100 vengono scartati a causa di quello che gli editori chiamano:
Uno stile Anti-Pubblicazione
Ora forse ti starai chiedendo: com'è uno stile Anti-Pubblicazione?
3 errori in cui incappano 19 autori su 20
(Sì, questa è la parte in cui gli esordienti furbi estraggono un foglio e prendono appunti)
Una prosa pesante da leggere, che fa incespicare gli occhi del lettore.
Quante volte ti è capitato di leggere libri pieni di preposizioni arzigogolate e malamente collegate tra loro, che a causa dell'alto livello di concentrazione richiesto era meglio leggerli da "fresco", altrimenti ti ritrovavi a tornare indietro e rileggere le frasi mille volte rischiando di non capire nulla (esattamente come con il periodo che hai appena letto)?
Se ti è successo, probabilmente ti è venuta la tentazione di abbandonare la lettura di quel libro.
Scrivere periodi lunghi e confusi è un dramma? Ovviamente no… se succede una volta.
Se succede due volte (soprattutto nelle prime pagine), il lettore alza un sopracciglio.
Se succede tre volte… probabilmente chiude il libro (per sempre), e si guarderà bene dal consigliarlo agli amici.
Perché puoi anche aver ideato la migliore trama del mondo per il tuo romanzo…
Ma se l'esperienza di lettura sarà compromessa, la tua storia risulterà illeggibile.
Attenzione: poco sopra ti ho riportato un esempio un po' calcato. Agli editori basta molto, molto meno per passare il tuo manoscritto sulla pila di destra.
Focus sulla "bella forma". (Sì, hai letto bene: lo stile "Barocco" è un problema!)
Ci sono due strati: uno "esterno" e uno "interno".
All'esterno c'è la buccia, all'interno c'è la polpa.
Una prosa ricca di aggettivi, parole ricercate e preziosismi costringe il lettore a soffermarsi sulla scorza di ciò che scrivi, e non gli permette di assaporare i concetti profondi della tua storia.
Lascia quindi che il tuo messaggio brilli di luce propria, senza orpelli che ne offuschino lo splendore. Perché la vera eloquenza non risiede nell'abbellire, ma nel rivelare.
Elimina gran parte delle figure retoriche; non cercare parole auliche; fai parlare i personaggi con il loro lessico, e vedrai emergere la forza pulsante delle tue idee, capaci di toccare il cuore dei lettori.
Perché, in fondo, non è forse questo lo scopo ultimo di ogni grande storia?
Uno stile ambiguo, ovvero che costringe il lettore a "correggere" continuamente il suo "film mentale"
Film? Cosa c'entrano i film con la scrittura?
Molto più di quel che pensi.
Quando leggi una storia, le scene prendono vita nella tua testa, per mezzo di un susseguirsi di immagini in sequenza.
Come un film?
Meglio!
Infatti, la narrazione scritta ha una caratteristica specifica rispetto al cinema.
(Una caratteristica che gli autori dilettanti tendono a sottovalutare)
- Mentre chi fruisce di una narrazione visiva "subisce" il susseguirsi delle immagini esattamente come le ha pensate il regista…
- …Chi legge un libro, è incaricato di proiettarsi il susseguirsi delle scene in testa autonomamente.
Questo è un grosso punto a favore della narrativa, ma la responsabilità della chiarezza del film grava tutta sulla schiena dell'autore.
Leggi questo esempio e capirai cosa intendo:
Spalanco gli occhi impastati di sonno. Sono solo nella stanza.
Respiro con affanno seduto sul bordo del letto disfatto.
Quando hai letto questa frase, probabilmente la prima immagine che ti sei creato in testa è quella di un protagonista disteso sul letto, che a un tratto si sveglia bruscamente.
È normale e ovvio, perché "spalanco gli occhi impastati di sonno" ti fa pensare che stava effettivamente dormendo.
Peccato però che la frase successiva, che descrive lo stesso soggetto seduto sul bordo del letto, smentisce questa certezza.
A quel punto il lettore sarà costretto a "correggere" il suo film mentale, disconnettendosi per un attimo dalla storia.
Ma quel che è peggio è che, prima di sovrascrivere la scena nella sua testa, tornerà indietro a rileggere l'intero periodo, per accertarsi di aver effettivamente capito male.
In quel momento, il lettore viene catapultato fuori dalla storia, e inevitabilmente si interrompe la magia.
Sei un lettore anche tu, quindi probabilmente sai di cosa sto parlando.
È un dramma assoluto? Ovviamente no.
Una singola scena scritta in questo modo non sarà un problema per l'editore, errori come questo vengono risolti da un giro di vite in fase di editing.
Il problema è che il più delle volte non si tratta di una "svista" ogni tanto, che può scappare a tutti…
Ma di essere una penna acerba, che non ha mai riflettuto abbastanza su questi aspetti, e scrive esclusivamente seguendo "l'istinto" del momento.
Scrivere senza padroneggiare questi concetti comporta diversi problemi, e il primo è che una parte delle cose che vorresti scrivere… non arrivano sul foglio, rimangono solo nella tua testa!
Quindi il problema è che il 95% degli autori non è consapevole che fuori dalla loro testa, il film mentale del lettore non è chiaro.
Pensano di essere Spielberg, invece sono… Duccio Patané!
Alla luce di ciò è ovvio che se l'editore trova diversi punti di intervento dando una semplice occhiata veloce… allora darà per scontato che tutto il romanzo avrà quei problemi e… indovina? Sentirà un forte richiamo verso la Pila Destra.
Ma allora cosa vuole davvero l'editore?
E cosa puoi fare tu per giocare una partita in cui sia tu che l'editore giocate nella stessa squadra, con gli stessi obiettivi?
La risposta è molto semplice:
L'editore vuole un manoscritto dalla prosa coinvolgente, che tenga immerso il lettore nella vicenda e lo porti a divorare il romanzo capitolo dopo capitolo.
E come puoi, tu, ottenere questo risultato?
In realtà è più semplice di quanto si pensi/dica, ti basta padroneggiare concetti come:
- La scelta ponderata del punto di vista, che può avvenire solo dopo aver vagliato pregi e vantaggi della prima e della terza persona. Così come devi sapere a cosa vai incontro nell'utilizzare una narrazione al presente o al passato.
- La scelta dei dettagli perfetti che danno vividezza alla storia. Devi sapere quali, quanti e come selezionarli in maniera coerente con il punto di vista, e con quello che devi narrare.
- Una padronanza assoluta del filtro psicologico del personaggio con l'esclusione di verbi sensoriali. Ignorare il filtro psicologico o mancarne l'adozione catapulterà il lettore fuori dal "qui ed ora" e lo disconnetterà dalla storia.
Sono "regole" assolute, incise nella pietra?
Certo che no.
Voglio svelarti fin da adesso quali sono le due parole più importanti del Manuale di Stile.
"Consapevolezza" e "Dipende".
- "Consapevolezza" perché soltanto se conosci le "regole del gioco" puoi sapere l'effetto che ottieni trasgredendole.
- E "dipende", perché dopo aver fatto le tue considerazioni potrai decidere se, nel tuo caso specifico, è preferibile seguire la "regola" oppure la sua eccezione.
Pensiamo che la narrativa sia un luogo meraviglioso, e al suo interno ci sia posto per tutti.
Per questo motivo ci schieriamo da sempre contro qualsiasi dogmatismo.
Il Manuale di Stile torna disponibile!
Arricchito di tutti gli strumenti necessari per scrivere al meglio la tua storia!
Che cos'è il Manuale di Stile?
Il Manuale di Stile di Rotte Narrative fa una e una sola cosa: ti insegna a padroneggiare lo stile di scrittura al livello dei grandi maestri.
Non è un trattato filosofico, è una guida pratica con cui scoprire i principi, le tecniche, i trucchi e i modi per rendere le tue pagine delle vere calamite per i lettori, che le gireranno una dopo l’altra senza riuscire a staccarsene. Esattamente come succede a te quando leggi i tuoi autori preferiti.
Si parte dagli esempi, si spiegano i principi, poi si approfondisce la loro applicazione pratica tramite altri esempi. Tutti i testi usati riflettono situazioni reali. Non sono stati costruiti ad hoc, non vengono da romanzi pubblicati che hanno già subito diversi giri di editing, sono tratti da brani scritti da aspiranti autori di diversi livelli di perizia. È importante portarti brani, situazioni ed errori più simili possibile a quelli che potresti fare tu.
Il manuale di stile è diviso in 7 capitoli o macrosezioni, ciascuna che approfondisce un tema specifico. Ogni macrosezione è poi ulteriormente suddivisa in due parti: una in cui trovi i principi da seguire per ottenere un certo risultato o effetto espressivo, e una seconda parte in cui scopri cosa NON devi assolutamente fare se non vuoi distruggere tutti i tuoi sforzi.
Ecco alcune delle lezioni che troverai al suo interno:
- Quando il lettore non capisce.
Mettiamo ordine ed entriamo nella mente del lettore per capire come funziona la scrittura come comunicazione. - La buona prosa.
Cominciamo il lavoro tecnico, un decalogo delle norme più importanti per rendere la tua scrittura fluida, sempre ben comprensibile, accattivante. Seguono i 7 peccati capitali della prosa, gli errori che disintegrano l’efficacia delle tue frasi e, quindi, delle tue storie. - Trasparenza, lo stile dei professionisti.
Entriamo nel merito delle tecniche e dei principi che ti permettono di risucchiare i lettori all’interno delle tue storie, facendo dimenticare loro che stanno leggendo e costruendo un’esperienza di lettura vivida, di quelle che restano incollate addosso. Anche qui trovi un focus sugli errori da evitare in questo senso. - Focalizzazione, impara a lasciare il segno.
Nessuno vuole che le sue storie siano dimenticabili e dimenticate. Tutti vogliamo ritagliarci un posto nel cuore e nella mente dei lettori, per molto, moltissimo tempo. Questo capitolo ti insegna come raggiungere questo risultato grazie allo stile, e ti mostra come evitare di risultare banale, scontato e distaccato, i tre aggettivi che distruggono l’interesse anche per le storie meglio congegnate.
Campagna Kickstarter
Nel suo lancio, Il Manuale di Stile ha polverizzato il precedente record di copie vendute: questo lo rende il manuale di scrittura creativa più finanziato da sempre su Kickstarter Italia.
Prima Ristampa
Nella recente ristampa, nell'aprile del 2024, l'edizione Lusso (quella compresa di bonus digitali) ha venduto il 90% delle copie in soli 20 minuti. Nel giro di poche ore, sia la versione base che quella Lusso con i bonus digitali erano sold out.
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Giada Abbiati, Nikolas Dau Bennasib, Enzo De Simone, Beppe Roncari, Beatrice Salvioni, Luigi Oriani, Stefano Impellitteri ti parleranno dei loro risultati, ma anche delle sfide che hanno dovuto affrontare. Potrai ascoltare i loro consigli e "rubare" dalle loro esperienze.
Chi sono questi autori?
Studenti di medio-lungo corso di Rotte Narrative (ma in mezzo c'è anche qualche talento che ha avuto un exploit immediato).
Le pubblicazioni di questi autori coprono tutto il ventaglio delle possibilità: dal self-publishing all'editore medio; dalla piccola e specializzata casa editrice alle "big". Fino ad arrivare ad un esordio internazionale "che tutti sognano".
Perché, come già detto, la questione dello stile di scrittura è trasversale. Nessun editore vuole perdere la possibilità di pubblicare una penna dalla buona prosa!
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Se hai uno stile fluido e scorrevole, il problema della pubblicazione diventa solo quello di attirare l'attenzione dell'editore.
Ecco perché abbiamo arricchito questa offerta formativa con 3 webinar esclusivi, creati appositamente per il Manuale di Stile (non li troverai in nessun altro corso avanzato di Rotte Narrative, né altrove).
- Pubblicazione: non inseguirla, attraila! In questa controversa lezione di oltre 2 ore, Livio illustra diverse tecniche "tra il lusco e il brusco" per attirare l'attenzione degli editori. Non ti consigliamo di mettere in pratica il contenuto di questo webinar, e non ti consigliamo di non farlo. Ti diciamo che funziona. Poi sta a te.
- Creare incipit magnetici. Si dice che ci facciamo un'idea di qualcosa entro pochi secondi, e poi facciamo fatica a cambiarla. Questo vale anche per i libri. È per questo che abbiamo pensato di includere anche un webinar sugli incipit, per aumentare ancora di più le possibilità di fare una buona impressione sull'editore.
Parliamoci chiaro: non si tratta di "trucchetti" da mettere in pratica per fregare l'editore: questo webinar di 2 ore è zeppo di contenuti che dovrai studiare e ristudiare in affiancamento al Manuale di Stile. - L'importanza degli Establishing Shot. Un apprezzatissimo webinar di quasi 3 ore che ti insegnerà a creare delle istantanee che, nel giro di una manciata di frasi, riescono a immergere il lettore dentro la scena, dandogli tutte le informazioni che gli servono…
…senza inutili "spiegoni", conosciuti tecnicamente come infodump, che sconnettono il lettore dalla storia (e neanche a dirlo, sono un altro acerrimo nemico della pubblicazione)
"Ho davvero bisogno di questo libro?"
Ora potresti pensare di non aver bisogno di linee guida per migliorare. Che la tua scrittura migliorerà semplicemente scrivendo.
In realtà non è proprio così.
Questo è l'approccio del dilettante. Nulla di male, fa parte del percorso.
Poi con il tempo si capisce che non basta guidare tanto tempo per diventare un pilota.
La differenza tra chi fa le gare e uno che sa semplicemente guidare non è la quantità di ore che passano alla guida.
Un pilota si allena per capire le dinamiche a cui la sua auto è sottoposta durante la corsa; e tutto il suo lavoro è cercare di ottimizzare i suoi movimenti per guidare sempre meglio…
Il guidatore non agonista non ha questo approccio, e può stare alla guida anche 10 ore al giorno, senza però sviluppare alcuna delle capacità che può sviluppare un pilota!
Allo stesso modo, lo scrittore può scrivere affinandole sue abilità, oppure semplicemente perpetrare i suoi errori romanzo dopo romanzo, senza evolvere.
Quindi, caro Autore, ora devi prendere una decisione, e le strade davanti a te sono molto diverse.
Non fare nulla
Puoi abbandonare questa pagina e continuare a scrivere in maniera "istintiva", riversando sul foglio stilemi che oggi non possono essere riproposti nel mercato attuale…
E quando il tuo manoscritto verrà scartato, continuare a chiederti perché le librerie sono piene di storie "peggio della tua".
Provare e riprovare
Puoi portare il tuo manoscritto a fare "il giro delle sette chiese", perché magari il tuo romanzo è stato scartato davvero per motivi di "concorrenza interna".
Ma in genere quando è quello il problema, l'editore te lo dice apertamente:
«Questa storia non è idonea perché a catalogo abbiamo già un altro titolo che tratta tematiche simili… Ma se ti capitasse invece di scrivere di X, Y, Z… saremmo ben disposti a valutare una pubblicazione!»
Poi se il tuo obiettivo è la pubblicazione il prima possibile, apprezzerai sicuramente il webinar: "Non inseguire la pubblicazione, attraila!"
Self-Pubblishing
Puoi provare la via del self. E il tuo romanzo sarà l'ennesimo libro che a breve scomparirà dai "radar" di Amazon, e che tu ti ritroverai a "spammare" brutalmente nei forum a tema e sui social.
Ci sono libri pubblicati in self che vendono bene? Certamente. Ma molto probabilmente quegli autori hanno scelto volontariamente la via del self. Non l'hanno vista come "ultima spiaggia" solo per fregiarsi del titolo di autore.
In sostanza, fidati: gli editori ne capiscono, e hanno tutti gli interessi a pubblicare autori esordienti. Quando scartano un manoscritto, hanno i loro motivi.
Però lascia che ti sveliamo il segreto di Pulcinella:
Pubblicare non è il vero problema.
Pubblicare è soltanto uno step del percorso.
E se fai tutto bene, in realtà è un processo inevitabile.
Una volta che hai sviluppato uno stile di scrittura solido, la pubblicazione non è altro che la naturale conseguenza di tutto l'impegno che ci hai messo.
Se non è con un editore, perché potresti ricadere in quel 5% di motivi che abbiamo visto sopra… probabilmente sarà con un altro, o con il terzo.
Se la tua penna è particolarmente buona, potrai perfino avere il lusso di scegliere la casa editrice più adatta al tuo libro, tra tutti gli editori ben disposti a pubblicarti.
Una volta che hai sviluppato il tuo stile di scrittura, è anche più facile innescare il volano del passaparola!
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